Lo “Speciale Tg1” della Rai ha dedicato una puntata ad Elhaida Dani, cantante albanese famosa in Italia per aver vinto la prima edizione del contest musicale “The Voice of Italy”.
Il servizio
Corre veloce la musica: anticipa, spettina, scompiglia. Accade sempre, ogni volta che c’è lei, che si racconti almeno un po’ la verità. E’ accaduto nel 2013, quando alla prima edizione di “The Voice of Italy” partecipò e vinse una cantante straordinaria albanese che ha scelto l’Italia per essere l’artista che è. Davanti a lei un giudice che poi le ha cambiato la vita, Riccardo Cocciante:
“Mi ricordo tanti tanti commenti negativi sul fatto che una ragazza che non era italiana partecipava ad un contest italiano “The Voice of Italy”. Infatti, c’erano tante sere che leggendo i commenti piangevo ed ero disperata in camera mia chiamando la mia famiglia e dicendo che adesso mollo perché sto prendendo il posto di un italiano e non me lo merito.
E’ stato Riccardo, infatti, a dirmi spesso ‘Elhaida non stai prendendo il posto di nessuno, quello è il tuo posto, te lo meriti perché stai lavorando per quel posto e sei uguale a tutti gli altri’. Forse sarà il fatto che anche lui viene da origini vietnamiti, francesi, italiani, e quindi conosce la diversità e ne conosce il valore.” – afferma la cantante albanese alla giornalista RAI.
Oggi, Elhaida Dani gira il mondo in un tour infinito con “Notre-Dame de Paris” dando la sua voce alla zingara più amata di sempre.
“Quando c’erano queste proteste in Albania e la democrazia si avvicinava per i primi anni in Albania, si sono spente tutte le luci nella città, a Tirana, e ad un certo momento con le candele tutta la gente ha iniziato a cantare ‘Margherita’, le note di Riccardo Cocciante.
Ce lo raccontava Edi Rama, che è il primo ministro dell’Albania, e Riccardo era senza parole. Questo rappresenta la grandezza e l’importanza che la cultura e la musica italiana hanno avuto per noi in quegli anni là. Ascoltare questa musica era sicuramente una dimostrazione di ‘io posso ascoltare questa musica in una lingua straniera che non è l’albanese, posso anche cantarla’. Era una dimostrazione di poter essere liberi. Che bello! – conclude Elhaida Dani.
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Intervista